• Museo Diocesano Brindisi
    André Malraux
    "Il museo è uno dei luoghi che danno l’idea più elevata dell’uomo."
  • Museo Diocesano Brindisi
    André Malraux
    "L’arte è la presenza nella vita di ciò che dovrebbe appartenere alla morte; il museo è il solo luogo del mondo che sfugge alla morte"

Museo Diocesano G. Tarantini

Il museo diocesano possiede un legame speciale con il territorio e contiene opere nate e realizzate non per mero diletto estetico, ma per il culto, la devozione e la vita dello Spirito.

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I Nostri Numeri

Museo Diocsesale Brindisi

3

Sedi Museali

Museo Diocsesale Brindisi

150

Visitatori Giornalieri

Museo Diocsesale Brindisi

350

Opere e manufatti storici

Museo Diocsesale Brindisi

500

Visite scolastiche ospitate

Museo Diocesano G. Tarantini

Le sedi del Museo Diocesano Brindisi-Ostuni

San Paolo

Magnifico esempio di architettura francescana ad unica navata, abside slanciata, pareti ampie, originariamente ricoperte da affreschi con teorie di santi e scene di pietà cristiana. Poco è rimasto dell’antica struttura del XIV secolo, poiché a causa dell’evoluzione del gusto e della necessità ha subito vari rifacimenti, fra cui la sovrapposizione degli altari barocchi sugli affreschi parietali e la sostituzione del soffitto originale in “gigli pintati”, dei quali restano solo poche tracce, con l’attuale copertura a capriate.

Santa Teresa

La chiesa fu voluta dal canonico Francesco Monetta nel 1671 con la volontà di dedicare il monumento all’ordine dei Carmelitani Scalzi. Con alcuni rimandi alla cultura barocca salentina, l’edificio si caratterizza per la sua splendida facciata e l’interno a croce latina con le antiche testimonianze devozionali locali.

Scuole Pie

Nel 1659 l’arcivescovo di Brindisi, Francesco de Estrada acquistò con denaro proprio sia la chiesa sia il convento di San Michele Arcangelo dei Celestini affinché vi si insediassero i Padri Scolopi.

All’interno, la navata unica termina in un transetto. Vi si affacciano delle cappelle laterali, da tempo private di altari e arredi sacri. Le decorazioni, archi, colonne e il cappellone di stile barocco sono del maestro stuccatore Maurizio D’Alessio di Napoli.

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